sabato 1 agosto 2015

L’occhio del desiderio


Una storia Sufi racconta che quando Alessandro Magno morì e raggiunse il paradiso, portò con sé tutto il suo carico: tutto il regno, l’oro, i diamanti. Naturalmente non nella realtà, ma come idea. Le idee hanno lo stesso peso, anzi è l’idea il reale peso. Era troppo appesantito dall’essere Alessandro. Il guardiano cominciò a ridere e disse: “Perché ti porti dietro un tale peso?”. Alessandro rispose: “Quale peso?” perché nella realtà non aveva niente con sé. Era tutto nella testa, era la testa a essere pesante.
Il guardiano gli diede una bilancia e mise un occhio su uno dei due piatti. Disse ad Alessandro di mettere tutto il suo carico, la sua grandezza, i tesori, il regno sull’altro piatto. Alessandro obbedì, ma l’occhio continuava a essere più pesante. Quindi Alessandro salì sulla bilancia lui stesso, ma l’occhio era ancora più pesante.
Disse al guardiano: “Non capisco come può essere così pesante questo minuscolo occhio. Che cos’è? È un trucco, una magia?”.
Il guardiano rispose: “Questo è un occhio umano. Rappresenta il desiderio umano… il desiderio verso l’esterno. Non può essere appagato, per quanto grande sia il tuo regno e grandi i tuoi sforzi. Nemmeno un solo occhio umano pieno di desideri può essere appagato”. Alessandro a quel punto disse: “Allora qual è il modo per appagarlo?”. Il guardiano gli gettò un po’ di sabbia negli occhi. L’occhio immediatamente batté la palpebra e perse ogni peso, fu privo di peso all’istante!
È una bella storia. Nell’occhio del desiderio deve essere gettata un po’ di polvere di comprensione. Il desiderio scompare e resta solo il bisogno che non è pesante. I bisogni sono pochi… e sono belli. I desideri sono orrendi e fanno degli uomini dei mostri. Creano dei folli.
Ricordalo sempre e scegli sempre ciò che porta più pace. Quando inizi a imparare a scegliere ciò che porta pace, una stanzetta sarà abbastanza, poco cibo sarà abbastanza, pochi vestiti saranno abbastanza, un amante, un uomo molto normale, sarà abbastanza. Ma se continui a chiedere sempre di più, diecimila uomini non ti basteranno. Anche l’uomo più meraviglioso si esaurisce prima o poi. Il tuo desiderio è inarrestabile, non conosce fine, non si ferma mai.
da: Osho, Beloved of My Heart #5

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