venerdì 31 ottobre 2014

Osserva gli intervalli




 Inizia a praticare questa semplice meditazione sul respiro.
 Siedi su un cuscino, in modo che le natiche siano
un po' più in alto rispetto alle ginocchia. Poi fa' in
modo che la tua spina dorsale sia diritta, assumi
una postura eretta. Come prima cosa scuoti il corpo,
 percepisci il punto in cui diventa perfettamente equilibrato, e fermati lì.
 Adesso inizia a muoverti in piccoli cerchi, rendili
sempre più piccoli e più piccoli ancora, semplicemente
per percepire il punto giusto, quello in cui dovresti
essere. Quando sentirai che questa è la posizione
più eretta per la tua spina dorsale, la posizione
più equilibrata, e tu sei perfettamente allineato e
connesso con il centro della Terra, muovi leggermente
il mento verso l'alto, in modo che le orecchie formino una linea retta, rispetto alle spalle.
 Chiudi gli occhi e inizia a osservare il respiro.
Come prima cosa l'inspirazione: inizia a sentire che
l'aria entra dalle narici. Poi scendi con essa fino in
fondo. Al fondo, arriverà un momento in cui l'inspirazione
è completa; sarà un attimo, un istante in
cui l'inspirazione è completa ed esiste un intervallo;
al termine inizia l'espirazione, ma tra l'inspirazione
e l'espirazione esiste un piccolissimo intervallo.
 Quell'intervallo ha un valore immenso: si tratta
del punto di equilibrio, della pausa. Poi, di nuovo,
torna ad affiorare, accompagnandoti all'espirazione,
affiora fino a che l'aria è tutta espulsa. Quello
stesso intervallo ritornerà all'altro estremo: l'espirazione
è completa e l'inspirazione deve iniziare; tra le due... di nuovo l'intervallo. Osservalo!
 Per un minuto o due, osserva semplicemente alcuni
respiri che entrano e che escono. Non devi respirare
in un modo specifico: è sufficiente respirare
in modo naturale. Non devi affatto respirare profondamente, né devi aggiungere alcunché: non devi affatto
cambiare la tua respirazione, devi semplicemente osservare.
 Dopo uno o due minuti, quando avrai osservato
il respiro che entra e che esce, inizia a contare. Parti
da uno, contando l'inspirazione. Non contare l'espirazione,
conta soltanto quando inspiri. Arriva fino a
dieci e poi torna a uno; di nuovo, arriva a dieci, e di
nuovo torna a uno.
 A volte potresti dimenticarti di osservare il respiro;
se accade, riporta la tua attenzione a quell'osservazione.
 A volte potresti dimenticarti di contare, oppure andare
oltre il dieci - contando: "Undici, dodici, tredici..."
- se accade, riprendi a contare da uno.
Occorre ricordare queste due cose. Prima di tutto,
l'osservazione; e in particolare gli intervalli, i due intervalli:
al culmine dell'espirazione e al termine del-
l'inspirazione. Quell'esperienza di intervallo sei tu,
quella è la tua essenza più intima, quello è il tuo essere.
 In secondo luogo, continua a contare, senza mai
andare oltre il dieci, poi ritorna a uno. E ricorda di
contare solo le inspirazioni.
 Queste due cose aiutano la consapevolezza. Devi
essere consapevole, altrimenti inizierai a contare le
espirazioni. E devi essere consapevole, perché devi
contare solo fino a dieci. Questi sono soltanto espedienti
per aiutarti a restare attento e presente, all'erta.
 Devi praticare questo esercizio per venti minuti;
puoi farlo per venti o trenta minuti, ogni giorno.
 Se questa meditazione ti diverte, continua a farla, lì
sarà di immenso aiuto... 
Osho

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