giovedì 26 settembre 2013

Felicità


 Osho, come fare ad essere felici?

Tu non hai nessun senso della direzione. Sei stato fuorviato. Comunque – non è mai troppo tardi.
In qualunque momento puoi prendere possesso della tua vita. Se decidi di farlo, allora la prima cosa è: non ascoltare la voce dei genitori dentro di te, non ascoltare la voce del tuo maestro di scuola dentro di te.
Per sbarazzarti di tutto ciò puoi usare una semplice tecnica. Ti puoi sedere sul letto ogni notte prima di andare a dormire, chiudi gli occhi, e prova a sentire: qualunque cosa tu voglia, viene proprio da te? Quel volere, quel desiderio. E prova a scoprire, prova a controllare a chi appartiene quella voce. Se ascolti in silenzio sarai sorpreso: tua madre sta dicendo, “Fa’ il medico!” E tu sarai in grado di sapere con precisione chi sta dicendo questo. Tuo padre sta dicendo, “Diventa ricco!” Tuo fratello sta dicendo qualcosa d’altro, i tuoi insegnanti stanno dicendo altre cose, i tuoi vicini stanno dicendo altre cose.
E non solo questo: tuo padre sta dicendo qualcosa con la bocca e un’altra cosa con gli occhi – dicendo una cosa, intendendone un’altra. Dice, “Sii onesto, sii sincero!” e tu sai che lui a sua volta non è onesto e non è sincero. E puoi vederglielo negli occhi – i bambini sono molto percettivi. Guardano in profondità, i loro occhi vanno molto in profondità, possono penetrare – possono vedere che il padre sta mentendo. Lui stesso non è onesto, lui stesso non è sincero. Succede: lui è in casa e qualcuno bussa alla porta e lui manda il bambino a dire che il padre è uscito. Mente! Il padre sta dicendo, “Non picchiare il tuo fratellino – tu sei più forte, sei più grande,” e il padre continua a picchiare il figlio – e lui è molto forte e molto grande e si prende tutti i vantaggi che si può prendere. Dice una cosa e il bambino ne legge un’altra. Continua a leggere il messaggio indiretto.
A scuola viene insegnata una cosa e la vita ne richiede un’altra. Nasce confusione, nasce conflitto, le contraddizioni si sommano e poi ti spingono in direzioni diverse – allora tu non sei più compatto, la tua unità è perduta. Il bambino nasce come un’unità organica. Ora che sei diventato un ragazzo non sei già più un individuo, non sei più un’unità. Sei una folla, una folla impazzita.
Devi capire questo: è qualcosa che hai imparato dagli altri. E ricorda – una delle principali verità della vita – che quello che hai imparato può essere disimparato. Che quello che hai imparato dagli altri, per te non è affatto naturale: lo puoi cancellare. Ci vuole solo una consapevolezza sveglia, può essere cancellato e la lavagna può di nuovo tornare pulita.
Quindi la prima cosa è di cancellare tutto ciò che ti è stato forzato addosso, e solo allora sarai in grado di ascoltare la voce del tuo cuore.
Molte persone vengono da me e dicono, “Come si fa a distinguere cosa è cosa – qual è la voce della mente e qual è la voce del cuore?” Ora come ora è difficile distinguere: prima devi pulire la mente. La voce del cuore è molto silenziosa e molto sottile. La voce della mente è molto rumorosa: continua a gridare cose. Il cuore sussurra. La mente urla.
Tuo padre con te gridava. Tua madre con te gridava. Gli insegnanti a scuola gridavano. La mente urla. Dio parla sottovoce. Al più presto questo urlare dovrà finire, altrimenti è molto difficile... Hanno messo la loro voce dentro di te quando eri così piccolo che ora sembra sia la voce del tuo cuore.
Una cosa è certa: tu non puoi diventare nient’altro se non te stesso e finché non diventi te stesso non puoi essere felice.

La felicità accade solo quando un cespuglio di rose produce delle rose, quando fiorisce, quando ha la sua individualità. Se sei una pianta di rose e cerchi di fiorire come un loto – questo crea pazzia. Tutte le notti per almeno un’ora, siediti sul letto e guarda da dove viene quello che senti – vai proprio alle radici. Inseguilo, vai a ritroso, scopri da dove viene. Troverai sempre l’origine e nel momento che hai trovato l’origine sentirai un alleggerimento. Improvvisamente non è più tuo – ora non ne vieni più ingannato.
È un lavoro lento, ma se ci lavori, dopo qualche mese ti sentirai così pulito – il tuo libro è pulito e nessun altro ci sta scrivendo sopra. Solo allora sarai in grado di sentire quella sottile voce quieta. E una volta che la senti, il solo udirla è come un improvviso colpo di tuono. Improvvisamente sei un tutt’uno, improvvisamente hai una direzione . E allora non vedi nessuno: vai dritto come una freccia verso il tuo destino. È molto facile seguire i tuoi genitori, è molto facile seguire i tuoi insegnanti, è molto facile seguire la società, è molto facile essere obbediente – essere ribelle, stare sulle tue gambe, è molto difficile.

La vita è possibile solo grazie alle sfide. La vita è possibile solo quando hai sia il bel tempo che il brutto tempo, quando hai sia il piacere che il dolore, quando hai sia l’inverno che l’estate, il giorno e la notte. Quando hai sia la tristezza che la felicità, il disagio e il comfort. La vita si muove tra queste due polarità. Muovendoti tra queste due polarità impari come rimanere equilibrato. Tra queste due ali impari a volare verso la stella più remota.
Se scegli il comfort, le comodità, scegli la morte. Ecco come hai mancato la vera felicità: al suo posto hai scelto le comodità. È molto comodo seguire la voce dei genitori, comodo seguire il prete, comodo seguire la chiesa, comodo seguire la società e lo stato. È molto facile dire di sì a tutte queste autorità – ma allora tu non crescerai mai. Stai cercando di avere i tesori della vita troppo a basso prezzo. È necessario pagare per averli.
Sii un individuo e paga per averli.

Dio non ti dà mai niente a poco prezzo – perché se ti è dato senza uno sforzo da parte tua, tu non sarai mai capace di goderne. Scegli la via dura. E essere un individuo è la cosa più dura al mondo, perché a nessuno piace che tu sia un individuo. Tutti vogliono uccidere la tua individualità e fare di te una pecora. Nessuno vuole che tu stia sulle tue gambe. Per cui continui a mancare la felicità, continui a perdere la direzione e naturalmente la meditazione è diventata impossibile…

Come fai ad essere felice?
Scegli il tuo destino. Io non te lo posso mostrare, non ti posso mostrare il tuo destino – nessun altro lo conosce, nemmeno tu. Lo devi intuire, e ti devi muovere lentamente.
Prima abbandona, nel tuo essere tutto ciò che hai preso in prestito e poi diventa capace di sentire. Il sentire ti guida sempre verso il posto giusto, e verso il giusto obiettivo. Quello che tu in questo momento chiami coscienza, non è la tua coscienza. È un sostituto – una pseudo-coscienza, falsa, artefatta. Abbandonala! e proprio abbandonandola diventerai capace di vedere, nascosta dietro ad essa, la tua vera coscienza che era lì ad aspettarti. Una volta che la coscienza è entrata nella tua consapevolezza, la tua vita acquista una direzione, la meditazione ti segue come un’ombra.


 Osho  A Sudden Clash of Thunder #7


http://www.oshoba.it/oshotimes/index.php?option=com_content&view=article&id=813&Itemid=67

lunedì 23 settembre 2013

Osho: La Pace è Non-Mente

 
Il problema, che è alla base di tutti i problemi, è la mente stessa.

Quindi, come prima cosa, è necessario sapere che cosa sia la mente; di che materiale sia fatta, se sia un’entità o solo un processo; se sia sostanziale o solo un’apparenza.

E, a meno che non conosciate la natura della mente, non riuscirete mai a risolvere nessun problema della vostra vita.

Potete sforzarvi, ma se cercate di risolvere problemi singoli, individuali, siete destinati a fallire. Infatti, non esiste un solo problema individuale: la mente è il problema. Anche se risolvi questo o quel problema, non servirà a nulla, perché la radice rimane intoccata.

E’ proprio come potare i rami di un albero, sfrondarlo senza sradicarlo. Nuove foglie spunteranno, nuovi rami cresceranno, anche più di prima; la potatura aiuta l’albero a diventare più rigoglioso. Distruggerai te stesso, non l’albero.

In quella lotta, sprecherai energia, tempo, vita, e l’albero diventerà sempre più forte, più fitto e più folto. Non cercare di risolvere i singoli problemi separatamente: non ne esistono; la mente in quanto tale è il problema.

Ma la mente è nascosta sottoterra; per questo dico che è la radice: non si vede. Quando ti trovi ad affrontare un problema, questo è alla luce del sole, puoi vederlo, e per questo t’inganna. Ricorda sempre che ciò che si vede non è mai la radice: la radice rimane sempre invisibile, è sempre nascosta. Non lottare mai con ciò che è manifesto, perché ti troverai a lottare con delle ombre.

Se osservi la tua vita, puoi capire ciò che intendo dire. Non sto parlando della mente su un piano teorico, ma della sua realtà pratica. Questo è il fatto: la mente dev’essere dissolta.

Le persone vengono da me e mi chiedono: "Come si può arrivare ad avere una mente serena?" E io rispondo: "Non esiste niente di simile. Mente serena? Non ne ho mai sentito parlare." La mente non è mai serena, la pace è non-mente. La mente di per sé, non può mai essere serena, silenziosa. Per sua stessa natura, la mente è in tensione, è in uno stato di confusione.

La mente non può mai essere limpida; non può avere chiarezza, perché per sua natura è confusione, annebbiamento. La chiarezza è possibile senza la mente; la pace è possibile senza la mente; il silenzio è possibile senza la mente.

Perciò, la prima cosa da fare è comprendere la natura della mente.

Se provi a osservare, vedrai che non ti imbatti mai in qualcosa di simile alla mente. Non è una cosa, assomiglia a una folla. Esistono pensieri individuali, ma si agitano così velocemente che è impossibile vedere gli intervalli tra l’uno e l’altro.

L’insieme dei pensieri -- milioni di pensieri -- ti danno l’illusione che la mente esista. E’ proprio come una folla: milioni di persone che si affollano; esiste qualcosa che possa essere definibile "folla"? Puoi dire che una folla esiste, al di là di un insieme di individui che sono raccolti in uno stesso luogo? Ma il loro stare insieme, il fatto che sono raccolti in gruppo, ti dà la sensazione che esista qualcosa che puoi definire "folla".

Questo è il primo passo nella comprensione della mente. Osserva e troverai i pensieri, ma non incontrerai la mente. E se questa osservazione diventa davvero una tua esperienza diretta, molte cose inizieranno a cambiare.

Osserva la mente, e guarda dov’è, che cos’è. Scoprirai che i pensieri galleggiano, e che esistono spazi intermedi fra l’uno e l’altro. E se prolunghi la tua osservazione, ti accorgerai che gli intervalli sono più numerosi dei pensieri, perché ogni pensiero deve essere separato dall’altro; di fatto, ogni parola è separata dall’altra. E più vai a fondo, e più intervalli troverai, e sempre più ampi. Vedrai un pensiero che galleggia, poi uno spazio dove non c’è alcun pensiero; quindi verrà un altro pensiero, poi un altro spazio ancora.

Se sei inconsapevole, non puoi scorgere questi intervalli: salti da un pensiero all’altro, non vedi mai quell’intervallo. Se acquisti consapevolezza, vedrai spazi sempre più numerosi; se diventi del tutto consapevole, allora ti si riveleranno spazi immensi. E proprio in quegli spazi, la verità bussa alla tua porta. In quegli spazi si realizza dio, o in qualsiasi altro modo tu voglia chiamare questa esperienza.

Accade proprio come con le nuvole: le nuvole si muovono, e possono essere così dense, da non permettere di vedere il cielo nascosto dietro di loro. Si è perduta l’azzurra vastità del cielo; sei completamente avvolto dalle nuvole. In questo caso continua a osservare: una nube si muove e un’altra non è ancora entrata nel tuo campo visivo e... all’improvviso, uno squarcio nell’azzurro del cielo infinito.

La stessa cosa accade dentro di te: tu sei l’azzurra vastità del cielo, e i pensieri sono come nubi che si librano sopra di te, ti riempiono.

Questa è dunque la prima cosa: la mente non esiste come entità separata, solo i pensieri esistono.

La seconda cosa: i pensieri esistono indipendentemente da te; non sono un tutt’uno con la tua natura, ma vanno e vengono, mentre tu continui a esistere, permani. Tu sei come il cielo: è sempre là, né viene, né va. Le nubi invece passano; sono un fenomeno di pochi attimi, non durano in eterno. Anche se cerchi di attaccarti a un pensiero, non puoi trattenerlo a lungo: deve andare, perché nasce e muore. I pensieri non sono tuoi, non ti appartengono. Sono visitatori, ospiti, ma non sono i padroni di casa.

Osserva profondamente, e a quel punto sarai davvero il padrone e i pensieri saranno gli ospiti. E finché rimangono tali sono belli, ma se ti dimentichi completamente di essere il padrone di casa, ed essi prendono il tuo posto, allora sarai nei pasticci. Ecco cos’è l’inferno: tu sei il padrone di casa, la casa ti appartiene, ma i padroni sono gli ospiti... ricevili, prenditene cura, ma non ti identificare con loro, altrimenti diventeranno i padroni.

La mente diventa il problema, perché i pensieri sono così profondamente radicati in te, che hai scordato completamente le distanze fra te e loro, ha scordato che sono solo dei visitatori che vanno e vengono.

Ricorda sempre colui che dimora in te: quella è la tua natura. Stai sempre attento a ciò che mai va e mai viene, proprio come il cielo. Cambia la "gestalt": non ti fissare sui visitatori; rimani radicato nella consapevolezza di essere il padrone: gli ospiti potranno andare e venire.

Il mattino, il giorno, la sera, vengono e poi se ne vanno; arriva la notte e poi ancora il mattino. Tu permani (non in quanto "tu", perché anche questo è un pensiero) in quanto pura consapevolezza; non il tuo nome, anche questo è un pensiero; non la tua forma, anch’essa è un pensiero; non il tuo corpo, perché un giorno ti accorgerai che anch’esso è un pensiero: solo pura consapevolezza, senza nome, senza forma. Solo la purezza, l’assenza di forma e di nome; solo il fenomeno reale dell’essere consapevole; solo questo permane.

Se ti identifichi, diventi la mente. Se ti identifichi, diventi il corpo. Se ti identifichi diventi il nome e la forma, e a questo punto il padrone si è perso e tu dimentichi l’eterno e ciò che è momentaneo acquista importanza e rilievo.

Ciò che è momentaneo è il mondo, l’eterno è divino.

Questa è la seconda intuizione a cui devi giungere: riconoscere che tu sei il padrone e i pensieri sono gli ospiti.

Se continui a osservare, presto arriverai al terzo punto: ti accorgerai, cioè, che i pensieri sono stranieri, intrusi, estranei. Nessun pensiero ti appartiene: entrano sempre dall’esterno; tu sei solo un passaggio. Un uccello entra in casa da una porta e vola via da un’altra. Proprio come un pensiero entra e esce da te.

Un pensiero è altrettanto esterno a te, quanto un oggetto.

Esiste una qualità dell’essere completamente diversa, che nasce dal non pensiero: non pensieri positivi o negativi, semplicemente uno stato di non pensiero. Limitati ad osservare, rimani consapevole, ma non pensare. E se qualche pensiero entra... ed entrerà sicuramente, perché i pensieri non sono tuoi, galleggiano nell’aria. Tutt’intorno esiste una noosfera, una sfera del pensiero che ti circonda completamente. Così come l’aria, il pensiero è tutt’intorno a te, e continua a entrare in te per conto suo: si ferma solo col crescere della tua consapevolezza. Allorché diventi più consapevole, il pensiero scompare semplicemente, si dissolve, perché la consapevolezza crea un’energia più forte del pensiero.

La consapevolezza è come il fuoco per il pensiero. Quando accendi una lampada in casa, l’oscurità non riesce più a entrare; la spegni, e da ogni parte il buio si diffonde: in meno di un attimo ti avvolge. L’oscurità non entra in una casa con le luci accese; i pensieri sono come l’oscurità: entrano soltanto se all’interno non c’è luce. La consapevolezza è un fuoco: più diventi consapevole, meno pensieri entrano in te.

Se ti integri veramente nella tua consapevolezza, i pensieri non entrano in te: diventi come una cittadella inespugnabile, niente può penetrarvi. Ciò non significa essere chiusi, anzi, vuol dire essere incondizionatamente aperti, ma la stessa energia della consapevolezza diventa la tua roccaforte. E se i pensieri non possono entrare in te, ti gireranno intorno e se ne andranno. Li vedrai arrivare e, semplicemente, non appena ti arrivano vicini, prenderanno un’altra strada. A quel punto potrai andare ovunque, niente potrà sfiorarti più.

Questo è ciò che intendiamo per illuminazione.
http://www.vivizen.com/2009/09/osho-la-pace-e-non-mente.html

mercoledì 18 settembre 2013

L'uomo nuovo che non piace al vecchio potere secondo Osho


"...Non rimanete attaccati al vecchio. Questo vecchio tipo di uomo si è preparato in ogni modo per commettere un grande suicidio, un suicidio universale. L'uomo vecchio è pronto a morire, ha perso la voglia di vivere. Ecco perchè tutti gli stati sono pronti a fare la guerra. La terza guerra mondiale sarà una guerra totale. Nessuno ne uscirà vincitore, in quanto nessuno sopravviverà ad essa. Non verrà distrutto soltanto l'uomo, ma l'intera vita sulla terra. State attenti. Fate attenzione ai vostri uomini politici - sono tutti degli aspiranti suicidi. Attenti al vecchio condizionamento che vi divide tra indiani, tedeschi, giapponesi, americani.

L'uomo nuovo deve essere universale. Trascenderà le barriere di razza, religione, sesso, colore della pelle. L'uomo nuovo non sarà nè occidentale nè orientale; l'uomo nuovo pretenderà che l'intero pianeta sia la sua casa. Solo così l'umanità potrà sopravvivere - e non solo sopravvivere...!


Il mondo è sempre lo stesso; è sempre stato lo stesso: sottosopra, folle, squilibrato. In realtà c’è una sola cosa nuova che è accaduta nel mondo ed è la nostra consapevolezza del fatto che siamo folli, che siamo sottosopra, che c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in noi. E questa consapevolezza è una grande benedizione. Naturalmente è solo un inizio, solo l’abc di un lungo processo; è solo un seme, ma di grande significato.
Il mondo non è mai stato consapevole come lo è oggi dei modi folli in cui funziona.

È sempre stato così. In tremila anni l’uomo ha combattuto cinquemila guerre. Puoi dire forse che questa umanità è sana di mente? Non possiamo ricordarci nemmeno di un momento nella storia umana in cui le persone non si sono distrutte a vicenda in nome della religione o in nome di dio o persino in nome della pace, dell’umanità, della fratellanza universale ....
Ma oggi sta accadendo una cosa buona: almeno alcune persone giovani e intelligenti si stanno rendendo conto che tutto il nostro passato è sbagliato e che occorre un cambiamento radicale. “Abbiamo bisogno di rompere con il passato. Vogliamo ricominciare dal principio, dobbiamo farlo."
L'uomo nuovo è in arrivo. Naturalmente è una minoranza, ma i nuovi mutanti sono arrivati, sono giunti i nuovi semi. E tutto dipende da voi.



OSHO “La grande sfida”, Bompiani editore

http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2013/09/luomo-nuovo-che-non-piace-al-vecchio.html

martedì 10 settembre 2013

23 OTTIME RAGIONI PER MANGIARE BANANE.



Le banane contengono tre tipi di zuccheri semplici : saccarosio, glucosio e fruttosio in combinazione con fibre.
Questo frutto, facilmente reperibile tutto l'anno, può essere utile per combattere la depressione, curare i postumi di una sbornia, proteggere contro il cancro del rene, diabete, osteoporosi e cecità.
La buccia può essere usata per alleviare il prurito di una puntura di zanzara o per lucidare le scarpe.


1) Alle banane, grazie ad alti livelli di triptofano, vengono attribuite proprietà antidepressive.
Il triptofano è un aminoacido precursore della serotonina e della melatonina.
Per la sua capacità di aumentare i livelli di serotonina viene considerato un buon antidepressivo naturale. L'aumento di produzione di melatonina porta il triptofano ad essere usato anche nei casi di insonnia lieve.



2) Mangiare due banane prima di un allenamento faticoso per avere una buona dose di energia e sostenere la glicemia.


3) Le banane proteggono dai crampi muscolari durante gli allenamenti e dai crampi notturni.


4) Contrastano la perdita di calcio durante la minzione e contribuiscono a rafforzare le ossa.


5) Migliorano l'umore, regolano il livello di zucchero nel sangue e producono un effetto antistress.


6) Proteggono contro il diabete di tipo due, rafforzano il sistema nervoso, aiutano nella produzione di globuli bianchi grazie alla presenza di vitamina B6.


7) Alleviano l'anemia grazie alla presenza di ferro.


8) Per l'alto contenuto di potassio e poco sale, le banane sono ufficialmente riconosciute dall'FDA - Food and Drug Administration , per essere in grado di abbassare la pressione e proteggere da ictus e infarto.

9) Le banane si comportano come prebiotico incentivando la crescita di batteri benefici per l'intestino. Producono anche enzimi digestivi per assistere l'assorbimento dei nutrienti.

10) Le fibre delle banane aiutano a normalizzare la motilità dell'intestino.

11) Le banane sono lenitive dell'apparato digerente e aiutano a ripristinare gli elettroliti persi dopo la diarrea (sodio, potassio, calcio e cloro).

12) Sono un antiacido naturale, forniscono sollievo da reflusso gastrico, bruciore di stomaco e GERD.

13) Le banane sono l'unico frutto crudo che può essere consumato senza problemi per alleviare le ulcere allo stomaco ricoprendone il rivestimento contro gli acidi corrosivi.

14) Grazie alla presenza di potassio, mangiare banane aiuta a prevenire il cancro al rene, inoltre il consumo di questo frutto favorisce l'assorbimento del calcio provvedendo alla salute delle ossa.

15) Le banane sono ricche di antiossidanti, proteggono dai radicali liberi e dalle malattie croniche.

16) Mangiare una banana può abbassare la temperatura corporea in caso di febbre o di giornata calda.

17) Secondo uno studio condotto in Inghilterra, la banana grazie alla presenza di potassio aiuta la concentrazione e favorisce l'apprendimento.

18) La buccia di banana strofinata su una puntura di zanzara o orticaria, allevia il prurito.

20) Le banane contengono alte dosi di vitamine del gruppo B insieme a potassio e magnesio che aiutano le persone che smettono di fumare a recuperare velocemente dagli effetti del recesso.

21) L'aggiunta di una banana alla vostra dieta aiuta anche a mantenere gli occhi sani. Le banane hanno una piccola quantità di vitamina A, una vitamina liposolubile che è vitale per proteggere gli occhi e la vista. L'adeguata assunzione di vitamina A ogni giorno riduce il rischio di cecità notturna ed è essenziale per la vista di tutti i giorni.
Le donne richiedono 700 microgrammi di vitamina A ogni giorno, gli uomini 900 microgrammi.
Una banana media contiene circa 10 microgrammi di vitamina A.
Le banane contengono anche alfa-carotene e beta-carotene che vengono convertiti dall'organismo in vitamina A contribuendo ulteriormente alla salute degli occhi.

22) La buccia di banana può essere utilizzata per rimuovere in modo naturale una verruca fermandola con del nastro adesivo sopra questa ripetendo l'operazione fino alla scomparsa della stessa.

23) Infine la parte interna della buccia di banana può essere utilizzata per lucidare borse e scarpe in pelle strofinandola su di queste e ripassando poi con un panno asciutto e morbido.

100 gr di banana contengono 65 Kcal.

http://cromopuntura-cromos.blogspot.it/2013/09/23-ottime-ragioni-per-mangiare-banane.html

sabato 7 settembre 2013

Gesù si faceva le canne, uno studio lo dimostra

 Gesù Cristo faceva uso di Cannabis. L’affermazione per quanto sconvolgente è stata riportata in un articolo dal prestigioso quotidiano britannico de Guardian. Nello specifico sembra che si sia scoperto che l’olio dell’unzione conteneva un ingrediente chiamato  kaneh-bosem identificato come un estratto della Cannabis. Secondo quanto scritto da Cris Bennet in un articolo apparso su High Times, e intitolato provocatoriamente “Gesù era un fattone”  si può leggere che “gli oli usati da Gesù erano “letteralmente intrisi di questa potente miscela, anche se le persone più moderne scelgono di fumarla, ma quando i suoi principi attivi sono trasferiti in un vettore a base di olio, la cannabis può anche essere assorbita attraverso la pelle”.
A favore della cannabis. Se fosse realmente vero il risultato del suddetto studio è chiaro che si aprirebbero scenari inquietanti sia per la chiesa che in generale per le istituzioni che continuano ad avallare delle politiche proibizioniste, proprio facendosi scudo con i dettami religiosi. Infatti sarebbe evidente che tutte le certezze sull’immoralità della cannabis verrebbero meno, e a farle crollare sarebbe proprio colui nel cui nome è fondata tale moralità. Un cortocircuito etico che avrebbe il merito di smascherare l’ipocrisia di istituzioni secolari che si arrogano il diritto di affermare come universalmente condivisibili comportamenti la cui moralità dipende semplicemente dall’arbitrio della bocca che li ha pronunciati. Lo stesso Bennet è di questo avviso, citiamo a tal proposito un altro passo del suo articolo “Se la cannabis è uno degli ingredienti principali di questi oli, la ricezione di questo olio è ciò che ha reso Gesù il Cristo, e i cristiani suoi seguaci, e oggi perseguitare coloro che fanno uso di cannabis potrebbe essere considerato anticristiano”. Parole ineccepibili.
http://www.newnotizie.it/2012/12/gesu-si-faceva-le-canne-uno-studio-lo-dimostra/

martedì 3 settembre 2013

Il gioco della vita

 GURU_Bhagwan_1
‘Se foste tutti assolutamente coerenti, la vita non sarebbe così ricca, sarebbe grigia e spenta.
La vita è ricca perché è un arcobaleno, è psichedelica.
Possiede colori infiniti e cambia continuamente tonalità.
Ed è assolutamente imprevedibile – ecco perché è assurda.
Come mai la definisci assurda?
Perché non riesci a contenerla nella tua logica.
La tua logica le va stretta: la vita è più grande della tua logica, la annienta: bene o male riesci a fare luce su una piccola parte della tua mente, poi arriva la vita e distrugge ogni cosa.
Ma dicendo “assurda”, riveli semplicemente una cosa: che non è logica.
Ma perché dovrebbe esserlo?
Non ha alcun obbligo di essere logica; non ha mai preteso di esserlo.
E’ la mente mediocre dell’uomo che ha cercato di fissarla, in modo da potersi sentire sicuro con essa.
No, non può essere fissata.
La vita è un flusso costante; ed è ridicola, certo, perché non è seria.
E’ ridicola perché è un gioco.
Dio è un gran giocherellone.
Ci sono molte cose assurde.
Tutte queste stelle, a che scopo?
Continuano a muoversi.
Non è un congegno matematico.
Dio ama il lusso, non crede nella necessità; è uno spendaccione, non è affatto un avaro: continua a sperperare la sua energia.
E’ un’energia giocosa – assomiglia a un bambino che sguazza nell’acqua.
Non chiedere perché, non saprebbe cosa rispondere.
Tuttavia se la gode.
Non ha alcun valore economico, ma la vita non è economica, nè politica.
E’ poesia e la poesia è illogica per sua stessa natura.
La poesia è stupenda perché procede a balzi e a saltelli improvvisi.
Osho
http://www.visionealchemica.com/il-gioco-della-vita-2/