martedì 17 aprile 2012

L’informazione “libera” da il via alla guerra al c...


di Italo Romano

Ieri sera su Rai Tre è andata in onda una vergognosa puntata propagandistica di Report. Il programma diretto dalla giornalista Milena Gabanelli, da molti ritenuto l’alfiere della libera informazione italiana, si è schierato apertamente dalla parte dei poteri forti.
Genuflessi alle banche, sono diventanti braccio armato del regime tecnocratico montiano.
Il titolo della puntata era “CONTANTI saluti al nero“. Ha così inizio la guerra al contante. Il male del nostro paese viene identificato nell’evasione fiscale e nella non tracciabilità della moneta cartacea.
La Gabanelli arriva addirittura ad affermare che la pressione fiscale è divenuta insostenibile a causa degli evasori. Oggi lo spauracchio italico è l’evasore fiscale, che grazie a una massiccia campagna pubblicitaria, è paragonato ai più comuni parassiti che esistono in natura.
E’ un po’ come nel famoso film di Benigni “Johnny Stecchino”, dove lo “zio” mafioso identifica nel traffico la maggiore piaga della città di Palermo.
Il compito dei media di regime, è quello di proporre facili soluzioni, è quello di imporre alla massa l’idea che con l’introduzione della moneta elettronica, si porrà fine all’evasione fiscale. Solo così potremo vivere felici e sereni, ricchi e in buona salute in uno Stato perfetto.
Problema-reazione-soluzione, una tecnica del potere vecchia come il mondo. La famosa “dittatura per gradi” è arrivata a compimento, sta per materializzarsi sotto i nostri occhi inebetiti.
Tutti i governi precedenti, da Prodi a Berlusconi, burattini del vero potere, hanno dato il loro contributo nella lotta al contante. In un brevissimo lasso di tempo la soglia dei pagamenti cash è scesa rapidamente da 12.500 euro agli attuali 1.000 euro, ultimo diktat dalla “bancocrazia Monti”.
E’ utile e necessario ricordare che il Governo in carica non è stato legittimamente eletto dal popolo, ma imposto dai poteri finanziari internazionali, per traghettare l’Italia nel prossimo futuro regime tecnocratico europea. A questo proposito, vi invito a leggere uno sfacciato e nauseabondo articolo di Curzio Maltese, uscito il 13 Aprile 2012 su Repubblica: “L’Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà l’Europa”.
La schiettezza con cui si incita alla “classe tecnocratica” come guida illuminata di un super stato europeo è spudorata. Risalta ancor più su un giornale come Repubblica, che si è sempre vantanto attraverso i suoi maggiori esponenti di essere in prima linea, a difesa del libero pensiero, contro l’autoritarismo del precedente governo Berlusconi. Ora abbiamo capito, almeno spero, che sia solo un fatto di padroni.
La strada è tracciata. Ora i cani di regime guideranno il gregge verso la dittatura europeista.
Da anni, io e prima di me tantissimi altri studiosi, docenti, giornalisti e blogger vanno dicendo che uno dei punti cardini della prossima dittatura mondiale sarà la moneta elettronica. Tali tesi sono state spesso etichettate come “complottiste”, quindi derise, ma oggi sembrano divenire realtà con una velocità e una facilità disarmante.
Ancora in molti si chiedono quali sarebbero i vantaggi che questa fantomatica dittatura orwelliana avrebbe nell’imporre una moneta elettronica. Presto detto.
A)    Il costo del denaro. E’ bene rammentare che stampare e gestire il denaro ha un costo per le banche. Solo per l’Italia si parla di cifre attorno ai 10 miliardi di euro l’anno. In Europa sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un valore di 857 miliardi di euro. Eliminato il denaro cartaceo le banche eliminerebbero anche il valore intrinseco delle banconote, ovvero il costo di produzione.
B)    Il diritto di signoraggio. Come ovvio gli introiti derivati dal signoraggio bancario saranno ancora più cospicui e rimarranno nelle tasche dei grandi usurai che controlleranno molto più facilmente il flusso monetario.
C)    Il controllo della massa. La vita dei consumatori sarà registrata in appositi database. Con il denaro elettronico sarà possibile spiare ogni acquisto, capire i gusti delle persone, seguire i movimenti sul territorio, studiare le preferenze, tutto il loro agire, semplicemente grazie alla tracciabilità dei pagamenti. Questi dati saranno oro colato per le società dedite alle ricerche di marketing, che potranno scegliere l’apposita strategia da adottare per ogni singolo consumatore.
D)    Il controllo dell’individuo. Semplicemente premendo un bottone potranno bloccare le nostre fonti di sostentamento (la carte di credito), per qualsiasi motivo da loro ritenuto valido, impedendoci di acquistare i beni di prima necessità
Vi sembra poco? Credete non sia uno straordinario sistema di controllo? Siete disposti a sacrificare una parte consistente della vostra libertà per risolvere un falso problema creato ad arte? Procediamo per gradi.
Secondo una ricerca del KRLS Network of Business Ethics, effettuata per conto di Contribuenti.itAssociazione Contribuenti Italiani, la maggior parte dell’evasione fiscale non riguarda le piccole-medie imprese, che hanno un giro di affari modesto (8,2 miliardi di euro l’anno), bensì le grandi corporation. Parlo della grandi società per azioni, che attraverso transazioni segrete o fondi speculativi nei paradisi fiscali, nascondono al fisco la bellezza di 60,4 miliardi di euro l’anno (22,4 le Spa e Srl e 38 le Big Company).
Insomma, aziende già abituate a trattare con denaro virtuale. Mentre programmi di regime come Report lasciano passare un messaggio pericoloso, ovvero che gli evasori fiscali potrebbero essere i tuoi vicini di casa, l’idraulico, il tassista, il fruttivendolo etc.. “Divide et impera”, si da il via a una guerra tra poveri, dove tutti sono controllati e tutti sono controllori. Ricorda tremendamente la trama della distopia orwelliana “1984”.
Il governo dei banchieri tira gli interessi della banche da cui sono lautamente stipendiati. La moneta elettronica è lo strumento definitivo per il controllo di massa.
Se un domani perderete il vostro lavoro, non potrete rifinanziare il vostro conto in banca (o la carta di credito) e di conseguenza non potrete più acquistare il necessario, poichè anche il piccolo spaccio alimentare sotto casa sarà obbligato ad accettare solo pagamenti elettronici. Non ci saranno alternative, l’unica via sarà richiedere un prestito in banca, ipotecando beni reali, per chi avrà la fortuna di possederne ancora.
Spaventoso! Nessuno si indigna, nessuno protesta e nessuno grida al regime. Dove sono finiti gli alfieri della libertà? Sparito il fantoccio berlusconiano si sono dileguati come neve al sole.
Stanno per far sparire definitivamente il denaro contante, un domani chissà, per non essere considerati “evasori”, e non essere esposti alla gogna mediatica, dovremmo accettare di farci impiantare un microchip sottocutaneo per effettuare qualsiasi pagamento. Fantasie deliranti? Ripeto, fino a pochi anni fa lo erano anche le teorie che profetizzavano la scomparsa del denaro cartaceo, e invece…
In un ipotetico domani, chi non avrà il microchip sarà considerato automaticamente un “evasore”. Se questa non è dittatura, spiegatemi voi cos’è!
La moneta elettronica, che adesso spacciano come soluzione all’evasione fiscale, sarà l’ennessima vittoria dell’oligarchia bancaria sui cittadini, l’ennesimo passo verso un nuovo ordine mondiale, l’ultimo verso l’abisso.
Ma andiamo alla fonte. Immaginiamo un rubinetto che rovescia acqua in una vasca, questa dopo poco traboccherà dalla stessa. Come fare per impedirlo? Prendiamo un secchio e svuotiamo l’acqua che riusciamo a prendere nel lavandino, oppure chiudiamo semplicemente il rubinetto? Questo piccolo esempio dimostra che l’unica risoluzione reale di un problema si attua alla fonte.
Oggi noi viviamo schiacciati da un debito illegale. A causa di ciò, la pressione fiscale ha raggiunto vette per la maggior parte insormontabili. I veri padroni del mondo sono coloro i quali gestiscono la moneta, ovvero le banche. Gli Stati nazionali hanno ceduto la sovranità monetaria e si indebitano quotidianamente per poter mandare avanti la baracca. L’attuale sistema di tassazione è illegale perché perpetra e sorregge un sistema fraudolento e dittatoriale. Lo scopo ultimo è il servaggio sociale totale. L’obiettivo è creare un popolo ricattabile e soggiogabile, schiavo e fiero di esserlo, in perenne adorazione, completamente dipendente.
E’ chiaro che la macchina della propaganda non farà cenno alla vera truffa. Lautamente ricompensati, essi dispensano “panem et circenses”, plagiando le già poveri e banali menti del popolo italiota. Il loro mestiere è mentire, e lo fanno spudoratamente.
Le soluzioni per uscire da questa crisi sistemica indotta ci sono. Ma se aspettiamo che gli stessi creatori della crisi, o i loro valletti, ci diano la soluzione ad essa, sbagliamo di grosso.  Le crisi economiche sono golpe sociali preparati a tavolino, atti a schiavizzare le masse, per imporre il dominio totalitario.
La nostra economia è ferma non per assenza di opportunità o pigrizia, ne tanto meno a causa dell’evasione fiscale, ma per mancanza di denaro. Mancando questo vengono meno i beni e i servizi necessari per i cittadini, lo stato sociale viene smantellato, le aziende falliscono o vengono vendute. Il futuro di intere generazioni, che cresceranno all’ombra dell’incertezza, sarà sotto il giogo asfissiante della dittatura del nuovo ordine mondiale.
L’imposizione mondialista diventa ogni giorno più sfacciata e dichiarata, ci vogliono abituare lentamente che tutto quello che sta accadendo sia la normalità, inarrestabile e fatale.
Non facciamoci abbindolare dai falsi portatori di verità. Informiamoci in altro modo, è l’unica strada.

eliotropo: L’informazione “libera” da il via alla guerra al c...

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